Assicurazione personale e studenti: le novità di settembre
Sarà attuativa da settembre, con apposito decreto ministeriale, l’estensione della tutela assicurativa del personale docente e ATA e degli studenti a tutti i livelli di istruzione, anche paritario. La novità nasce da un’intesa tra il Ministero dell’Istruzione e del Merito di Giuseppe Valditara e il Ministero del Lavoro di Marina Calderone.
La norma è contenuta nella Legge n. 85, pubblicata il 3 luglio scorso in Gazzetta Ufficiale, che ha convertito il testo coordinato del 4 maggio 2023, n. 48, recante misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro. Gli articoli che riguardano il mondo della scuola in particolare sono il 17, che introduce il Fondo per i familiari degli studenti vittime di infortuni in occasione delle attività formative e interventi di revisione dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, e il 18, secondo cui per l’a.s. 2023/2024 l’obbligo di assicurazione INAIL si applica anche alle attività di insegnamento e apprendimento, di formazione terziaria professionalizzante e di formazione superiore.
Nell’assicurazione, che copre ogni attività anche esterna, rientrano infatti:
- il personale scolastico delle scuole del sistema nazionale di istruzione e delle scuole non paritarie, il personale del sistema di istruzione e formazione professionale (IeFP), dei percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS), dei percorsi di formazione terziaria professionalizzante (ITS Academy) e dei Centri provinciali per l’istruzione degli adulti (CPIA);
- gli esperti esterni impiegati nelle attività di docenza;
- gli assistenti addetti alle esercitazioni tecnico-scientifiche e alle attività laboratoriali;
- il personale docente, tecnico-amministrativo e ausiliario delle istituzioni della formazione superiore, i ricercatori e i titolari di contratti o assegni di ricerca;
- gli istruttori dei corsi di qualificazione o riqualificazione professionale o di addestramento professionale anche aziendali, o dei cantieri-scuola, e i preparatori;
- gli alunni e gli studenti delle scuole del sistema nazionale di istruzione e delle scuole non paritarie nonché del sistema di istruzione e formazione professionale (IeFP), dei percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS), dei percorsi di formazione terziaria professionalizzante (ITS Academy) e dei Centri provinciali per l’istruzione degli adulti (CPIA), gli studenti delle università e delle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM), limitatamente agli eventi verificatisi all’interno dei luoghi di svolgimento delle attività didattiche o laboratoriali, e loro pertinenze, o comunque avvenuti nell’ambito delle attività inserite nel Piano triennale dell’offerta formativa e nell’ambito delle attività programmate dalle altre Istituzioni già indicate;
- gli allievi dei corsi di qualificazione o riqualificazione professionale o di addestramento professionale anche aziendali, o dei cantieri scuola, comunque istituiti o gestiti.
La norma approvata con il Decreto Lavoro nasce, in particolare, in risposta ai tanti casi di infortuni, talvolta fatali, avvenuti in particolare nell’ambito delle attività di PCTO (ex Alternanza Scuola-Lavoro). Il primo intervento, infatti, riguarderà le imprese coinvolte nei percorsi cosiddetti on the job che dovranno integrare il proprio DVR (Documento di valutazione dei rischi) con un’ulteriore sezione per le misure di prevenzione e i dispositivi di protezione per i ragazzi. Tale integrazione verrà fornita alla scuola e allegata alla convenzione istituto-impresa.
Il PCTO dovrà, poi, rivelarsi coerente con il piano triennale dell’offerta formativa e con i profili in uscita dei singoli indirizzi di studio, anche grazie al supporto – del già tanto discusso –docente orientatore, figura in arrivo nei prossimi mesi.
Si rafforza, inoltre, il registro per l’ASL presso le Camere di Commercio e verranno introdotti ulteriori requisiti a carico delle imprese ospitanti al fine di evitare di imbattersi in aziende poco affidabili. Saranno richieste pertanto: capacità strutturali, tecnologiche e organizzative, esperienza maturata nei percorsi di scuola-lavoro, eventuale partecipazione a forme di raccordo organizzativo con associazioni di categoria, reti di scuole, enti territoriali già impegnati nei PCTO, interazione e scambio di dati tra il registro nazionale per l’alternanza scuola-lavoro e la piattaforma dell’alternanza scuola-lavoro, che verrà rinominata come Piattaforma per i Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento.
È difficile valutare a priori queste novità normative. Quel che è certo è che la scuola deve garantire sicurezza fuori e dentro le mura degli istituti. Perché non ci siano più storie come quelle di Lorenzo, Giuliano e Giuseppe, morti di scuola, a scuola.
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