Concorso straordinario ter: si farà
Ha scatenato molte polemiche la mancata menzione del concorso straordinario ter nel decreto PA pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 23 aprile. In tanti, infatti, hanno pensato che la procedura fosse ormai cancellata, il Ministro Valditara, invece, ha precisato – nel corso di diversi incontri informali con le sigle sindacali e in svariate dichiarazioni pubbliche – che il bando ci sarà.
Si tratta del concorso riservato ai docenti con tre anni di servizio in possesso dei 24 CFU che andrà a stabilizzare circa 25mila docenti precari. Il bando dovrebbe aprirsi entro giugno. L’iniziativa rientra nel piano di reclutamento presentato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito – raccontato anche in un comunicato sul portale dedicato – al fine di raggiungere le 70mila assunzioni richieste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per rispondere al quale probabilmente si avvierà una doppia procedura concorsuale.
Nel 2024, infatti, dovrebbe esserci un nuovo bando dedicato ai docenti precari, aperto anche a coloro che saranno in possesso di 30 dei 60 CFU richiesti per l’accesso al ruolo. A tal proposito, i corsi per il conseguimento dei crediti universitari formativi dovrebbero partire tra settembre e ottobre.
Per ciò che concerne il concorso straordinario ter, in particolare, viene da pensare – o sperare – che sarà piuttosto semplice, considerati gli eventuali ridottissimi tempi che il Consiglio dei Ministri avrà per approvare il decreto ad hoc e che gli aspiranti avranno a disposizione per prepararsi. Diverse sono le ipotesi: innanzitutto che si proceda per titoli ed esami e che le prove si dividano in una scritta e una orale con modalità, appunto, semplificate.
Potranno partecipare:
- i docenti già abilitati;
- gli specializzati sul sostegno;
- gli iscritti in II fascia GPS senza abilitazione.
Per i vincitori, l’assunzione sarà a tempo determinato. Prevederà, tuttavia, lo svolgimento dell’anno di formazione e prova per i docenti al superamento del quale vi sarà, poi, la conferma a tempo indeterminato. I docenti già abilitati, intanto, dovranno conseguire i 30 crediti formativi o i restanti per arrivare ai 60 imposti dalla riforma del reclutamento degli insegnanti.
Le immissioni in ruolo, insomma, potrebbero arrivare nel 2025, quando – dal 1 gennaio – entrerà a regime il sistema di reclutamento e formazione iniziale previsto dalla Legge 79/2022 così articolato:
- percorsi abilitanti da 60 CFU, con prova scritta – consistente in un’analisi critica del tirocinio effettuato – e lezione simulata;
- procedura concorsuale con l’abilitazione o con il requisito di tre anni di servizio nella scuola statale, nei cinque anni precedenti, di cui almeno uno nella classe di concorso. Chi è già abilitato e vince il concorso ottiene l’assunzione a tempo indeterminato. Per chi partecipa senza abilitazione è prevista, invece, la sottoscrizione di un contratto annuale di supplenza durante il quale è tenuto a sostenere un percorso formativo da 30 CFU che, se superato, porta all’assunzione con contratto a tempo indeterminato;
- il docente con contratto a tempo indeterminato sostiene il periodo di prova con test finale. In caso di esito positivo è confermato in ruolo.
Fino al 31 dicembre 2024 è prevista, invece, una fase transitoria così articolata:
- attivazione di percorsi formativi da 30 CFU con cui accedere alle procedure concorsuali fino alla data di cui sopra oppure accesso con i 24 CFU purché acquisiti entro il 31 ottobre 2022;
- procedura concorsuale. I vincitori sottoscriveranno un contratto annuale (31 agosto), completeranno il percorso di formazione iniziale per 30 CFU e, in caso di esito positivo, avranno diritto all’assunzione a tempo indeterminato;
- il docente con contratto a tempo indeterminato sostiene il periodo di prova con test finale. In caso di esito positivo è confermato in ruolo.
Infine, sono previsti corsi da 30 CFU per i docenti già abilitati in altra classe di concorso o altro grado e per i docenti specializzati e assunti su sostegno ma privi dell’abilitazione sulla disciplina.
Sebbene siamo quasi a maggio, non è dato conoscere molto altro su tempi e modalità di svolgimento del concorso straordinario ter più volte confermato dal Ministro Valditara. L’invito agli aspiranti, dunque, è di prestare costante attenzione ai canali ufficiali, così disattenti – dal canto loro – a occuparsi di chi è costretto, ogni giorno, a sperare in una novità per crearsi un futuro stabile, un futuri che non sia più appeso a un filo, al politico di turno.
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