Concorso STEM: in arrivo nuove date
Non ci sono ancora date ufficiali, ma sembra ormai prossimo l’annuncio di un nuovo bando di concorso per le materie STEM. Come sappiamo con questo acronimo si indicano le discipline scientifico-tecnologiche (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) e i relativi corsi di studio.
Le prime selezioni avevano avuto il via lo scorso luglio, tuttavia per alcune classi di concorso ancora non sono terminate. Ciononostante, per i precari della scuola si preannuncia una nuova opportunità.
In estate, gli insegnanti da selezionare erano stati in tutto 6129, di cui un quinto era spettato alla Lombardia. Tra le novità, infatti, il Decreto Sostegni Bis aveva previsto il raddoppio dei posti messi a bando per la procedura concorsuale che, nella bozza precedente, ne contava poco più di 3mila.
Stando a quanto si apprende, chi ha già partecipato al bando indetto in quell’occasione ma non lo ha superato può comunque partecipare alle prossime selezioni
- presentando una nuova domanda di partecipazione;
- pagando una nuova tassa di partecipazione.
I termini di presentazione della domanda, però, non sono ancora noti.
Possono partecipare anche coloro che, pur non avendone il diritto, non si sono presentati alle prove e coloro che sono in possesso dei titoli di accesso che restano quelli previsti dal dl 59/2017 art. 5 commi 1, 2 e 4 bis.
Si tratta di:
- titolo di abilitazione alla specifica classe di concorso o analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente;
- titolo di accesso alla specifica classe di concorso congiuntamente a titolo di abilitazione all’insegnamento per diverso grado o classe di concorso o analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente;
- titolo di accesso alla specifica classe di concorso o analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente congiuntamente al possesso dei 24 CFU/CFA di cui all’articolo 1, comma 181, lettera b), numero 2.1 della legge.
Le classi di concorso interessate sono:
- A020 Fisica, 202 posti
- A026 Matematica, 438 posti
- A027 Matematica e Fisica, 421 posti
- A028 Matematica e Scienze, 366 posti
- A041 Scienze e Tecnologie informatiche, 258 posti
Anche in questo caso, è prevista una procedura semplificata al fine di arrivare al nuovo anno con la copertura delle cattedre rimaste vacanti. In assenza di un decreto ad hoc, tuttavia, è difficile dare risposte certe su tempi, conferma dei posti messi a bando e buoni propositi.
Le prove saranno così ripartite:
- prova scritta computer based. Il test consisterà nella somministrazione di 50 quesiti, 40 dei quali vertenti sui programmi previsti dall’allegato A al decreto del Ministro dell’Istruzione 20 aprile 2020, n. 201 per la singola classe di concorso, 5 sull’informatica e 5 sulla lingua inglese. Per la classe di concorso A27 – Matematica e Fisica, i 40 quesiti vertenti sui programmi saranno suddivisi tra 20 quesiti di matematica e 20 quesiti di fisica. Per la classe di concorso A28 – Matematica e Scienza, i quesiti saranno suddivisi in 20 per matematica e 20 per le scienze chimiche, fisiche, biologiche e naturali. La prova avrà una durata massima di 100 minuti, fermi restando gli eventuali tempi aggiuntivi di cui all’articolo 20 della legge 5 febbraio 1992, n. 104. La valutazione sarà effettuata assegnando 2 punti a ciascuna risposta esatta, zero punti alle risposte non date o errate;
- prova orale valutata al massimo 100 punti e superata da coloro che conseguono il punteggio minimo di 70 punti. Ha una durata massima di 45 minutie consiste nella progettazione di un’attività didattica, comprensiva dell’illustrazione delle scelte contenutistiche, didattiche e metodologiche compiute e di esempi di utilizzo pratico delle TIC. I contenuti della prova fanno riferimento all’allegato A. La commissione valuterà anche la capacità di comprensione e conversazione in lingua inglese almeno al livello B2;
- valutazione titoli;
- formazione della graduatoria nel limite dei posti messi a concorso.
Resta irrisolta, invece, la questione legata agli idonei, vale a dire i docenti che hanno superato tutte le prove ma non possono essere assunti in ruolo perché non rientranti nel numero dei posti a bando in occasione del concorso svolto nell’estate 2021.
In piena continuità con quanto previsto nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che predilige le materie scientifiche, il governo sembra prossimo a ufficializzare le date delle nuove selezioni. Con lo stesso obiettivo aveva agito anche qualche mese fa, tuttavia sappiamo bene come era finita, con un insuccesso clamoroso e il 90% degli oltre 60mila candidati bocciati allo scritto per le difficoltà riscontrate nei quesiti e lo scarso preavviso con cui si era aperto il bando di concorso.
Il Ministero, dunque, pare ora volerci riprovare per ovviare alle tante cattedre rimaste vacanti e ai precari che non sono riusciti a ottenere l’incarico. Il timore è che – laddove anche stavolta non dovesse muoversi in tempo – si possa finire come allora: in un flop senza sconti.
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