Scuola e quarantena: al via le nuove regole
Lunedì 8 novembre, in Italia, cambiano le regole per la gestione dei positivi a scuola. Il Ministero dell’Istruzione, infatti, ha inviato agli istituti il protocollo con le nuove indicazioni al fine di preservare le lezioni in presenza e consentire il più normale prosieguo dell’anno scolastico in corso.
La nota, che prende il nome di Indicazioni per l’individuazione e la gestione dei contatti di casi di infezione da SARS-CoV-2 in ambito scolastico, è stata elaborata con il contributo dell’Istituto Superiore di Sanità, del Ministero della Salute e delle Regioni, con l’obiettivo di rendere il più omogenee possibile, in tutto lo Stivale, le misure da attuare.
Nel documento si legge che, in presenza di un caso positivo in ambito scolastico, le azioni di sanità pubblica ricadono nell’ambito delle competenze dei Dipartimenti di Prevenzione (DdP) che risultano incaricati della disposizione delle misure sanitarie da intraprendere, inclusi l’isolamento dei soggetti coinvolti, la quarantena dei contatti e le tempistiche per il rientro a scuola degli alunni/studenti/operatori scolastici.
Fino all’intervento dell’autorità sanitaria, comunque, nell’immediatezza l’istituto coinvolto ha l’obbligo di attuare una procedura già definita e standardizzata, che non comporta alcuna valutazione discrezionale di carattere sanitario. Il dirigente o un suo delegato:
- informa il DdP della presenza del caso positivo a scuola;
- individua i contatti scolastici;
- sospende temporaneamente le attività didattiche in presenza per i contatti scolastici;
- trasmette ai contatti scolastici le indicazioni standardizzate preventivamente predisposte dal DdP;
- segnala al DdP i contatti scolastici
Il dirigente, precisa la nota, definisce contatti scolastici:
- i bambini appartenenti alla stessa sezione/gruppo del caso positivo per i servizi educativi per l’infanzia e le scuole dell’infanzia;
- i compagni di classe del caso positivo per la scuola primaria e secondaria;
- il personale scolastico (educatori/operatori/insegnanti) che ha svolto attività in presenza per almeno 4 ore nello stesso ambiente del caso positivo.
Sono comunque presi in considerazione i contatti intervenuti nelle 48 ore prima dell’insorgenza dei sintomi del caso oppure nelle 48 ore antecedenti la data dell’esecuzione del test risultato positivo (se il soggetto è asintomatico).
Secondo tali indicazioni, la principale novità consiste nel fatto che i contatti scolastici sono sottoposti a sorveglianza con testing: devono, dunque, effettuare test diagnostici con le tempistiche indicate nel documento tecnico e predisposte dal DdP. Se il risultato è negativo, possono rientrare a scuola; se invece è positivo, non possono rientrare e devono informare il DdP e il medico di base. A sua volta, il DdP informa tempestivamente il dirigente scolastico o il referente Covid-19 in presenza di ulteriori casi positivi.
In merito al rientro in aula per i soggetti sottoposti a misure di salute pubblica, questo può avvenire:
- solo se in possesso di attestazione rilasciata dai Servizi di Igiene e Sanità Pubblica in seguito all’effettuazione del tampone e all’avvenuto rilascio del relativo risultato ovvero in seguito a una comunicazione da parte del DdP;
- le condizioni per il rientro a scuola dei soggetti posti in quarantena sono verificate da parte dei DdP in applicazione della Circolare del Ministero della Salute n. 36254 dell’11 agosto 2021 che prevede misure differenti in funzione dello stato vaccinale o dell’esito del test diagnostico; tali dati non sono nella disponibilità della scuola e quindi non vanno trattati.
La modalità di prescrizione dei test seguirà l’organizzazione regionale e la tempistica qui elencata:
- Tempo zero (T0): prima possibile dal momento in cui si è stati informati dal referente scolastico Covid-19/dirigente scolastico/DdP. Se il risultato è negativo, si può rientrare a scuola. Se invece è positivo, è necessario informare il DdP e il MMG/PLS e non ci si reca a scuola.
- Tempo 5 (T5): ulteriore test dopo 5 giorni dal momento T0 (es. il momento della comunicazione). Se il risultato è positivo, è necessario informare il DdP e il MMG/PLS e non recarsi a scuola.
I soggetti che ricevono indicazione da parte del DdP/referente Covid/dirigente scolastico a effettuare sorveglianza con testing non possono entrare in ambiente scolastico in attesa dell’effettuazione del test.
Si sottolinea che, in qualunque momento, gli operatori di sanità pubblica possono valutare, in collaborazione con il referente/dirigente scolastico, eventuali ulteriori contatti oltre al gruppo/classe, in base all’attività svolta, alle caratteristiche e alla durata della stessa, considerando i vari elementi utili all’indagine epidemiologica.
L’operatore di sanità pubblica, inoltre, sulla base di valutazioni individuali del rischio, può ritenere che alcune persone abbiano avuto un’esposizione ad alto rischio che, quindi, necessitano di quarantena a prescindere dalla durata e dal setting in cui è avvenuto il contatto (es. mancato/scorretto utilizzo delle mascherine prescritte).
È opportuno che in ogni ASL siano identificati dei referenti per ogni scuola, i quali possano intervenire tempestivamente supportando il referente o il dirigente scolastico e prioritizzando i test del T0. È altresì raccomandato che i DdP predispongano preventivamente le indicazioni standardizzate per la gestione dei contatti scolastici e la sorveglianza con testing e che le mettano a disposizione delle autorità della scuola.
Ai soggetti in sorveglianza con testing deve essere richiesto, in modo responsabile, di limitare le frequentazioni sociali e le altre attività di comunità e di mantenere in maniera rigorosa il distanziamento fisico e l’uso della mascherina incontrando altre persone oltre ai familiari. In caso di comparsa di sintomatologia compatibile con Covid-19 il soggetto (o i genitori in caso di soggetto minorenne) è tenuto a informare immediatamente il medico curante che darà indicazioni per il proseguimento del percorso diagnostico. I soggetti che non si attengono al programma di sorveglianza devono effettuare la quarantena così come previsto dalla circolare ministeriale in vigore.
Nei casi in cui non fosse possibile ottenere una descrizione esaustiva della situazione epidemiologica del gruppo, ad esempio per la mancata effettuazione dei test di inizio sorveglianza di una parte dei contatti, il Dipartimento di Prevenzione, oltre a porre in quarantena i contatti senza test di screening, può valutare le strategie più opportune per la tutela della salute pubblica, inclusa la possibilità di disporre la quarantena per tutti i contatti individuati (a prescindere dal loro esito al test).
Nei soggetti sottoposti a quarantena, compatibilmente sia con la situazione epidemiologica in corso sia con le capacità di testing disponibili in ogni contesto, il test a T0 è fortemente raccomandato per descrivere la situazione epidemiologica dell’entità della circolazione nel gruppo e per rilevare precocemente eventuali ulteriori casi positivi, diminuendo il rischio di contagi in ambito familiare.
Alleghiamo, di seguito, la nota tecnica inviata dal Ministero dell’Istruzione con tutti i dettagli su tempistiche, quarantene e contatti scolastici al fine di fornirvi una più completa informazione:
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