Supplenze: MAD anche per gli iscritti in graduatoria

straordinario MADLo avevamo preannunciato, ora è ufficiale. Con la nota 29502 del 27 settembre 2021, il Ministero dell’Istruzione ha stabilito che, in via del tutto eccezionale ed esclusivamente nell’anno scolastico in corso, è possibile procedere alla nomina del personale docente che ha avanzato la propria messa a disposizione (MAD) anche se in incluso in GPS o nelle graduatorie di istituto di altre province.

Il MI – come si sospettava – ha dunque rettificato la vecchia decisione al fine di consentire alle scuole di attribuire le cattedre ancora vacanti e di colmare il vuoto delle ore tuttora da coprire.

I dirigenti possono convocare gli aspiranti soltanto qualora abbiano concluso le assegnazioni delle nomine da GaE e GPS della provincia in cui il docente è già inserito in graduatoria e anche in quella di messa a disposizione. Inoltre, devono aver esaurito le graduatorie di istituto della scuola in cui vi è la disponibilità e degli istituti a essa più prossimi.

Risulta importante che la MAD indichi tutte le dichiarazioni necessarie per consentirne la rapida verifica da parte dei dirigenti scolastici, comprensive degli estremi di conseguimento del titolo di abilitazione e/o del titolo di specializzazione. Ovviamente, tutte le domande presentate prima della deroga ministeriale rischiano di non contenere tali requisiti, pertanto i tempi di valutazione potrebbero essere più lunghi.

La nota non specifica la possibilità di presentare MAD in più province. A tal proposito, la circolare del 6 agosto scorso limitava la messa a disposizione a un’unica provincia, tuttavia con la caduta del divieto di cui sopra si può ipotizzare che sia possibile estendere la propria disponibilità anche a più province. Si conferma, in cambio, che va data precedenza alle domande dei docenti in possesso di abilitazione e/o specializzazione sostegno.

Come sappiamo, la messa a disposizione è la candidatura spontanea presentata dall’aspirante supplente, docente o ATA, direttamente alla scuola, senza passare per le graduatorie. Accettare la supplenza da MAD significa diventare docente a tempo determinato a tutti gli effetti: permessi, malattia e sanzioni sono, dunque, gli stessi degli altri colleghi, così come previsto dalla tipologia di contratto. L’aspirante scelto ottiene, quindi, una supplenza temporanea o fino al 30 giugno/31 agosto. Avendo quest’ultimo gli stessi diritti e doveri di un docente assunto da GPS al 30 giugno, non è consentito che lasci la supplenza per un’altra che abbia uguali termini. Al contrario, si può sempre lasciare una supplenza breve, anche da MAD, per un’altra al 30 giugno.

Come abbiamo raccontato di recente, nonostante il rientro in aula sia avvenuto già da qualche settimana, le cattedre scoperte sono ancora tante. In particolare, a mancare sono i docenti di sostegno: su un totale di 185mila posti di sostegno, meno della metà (80mila) sono stati assegnati a personale specializzato. Gli altri (più di 100mila) sono stati conferiti a precari perlopiù senza specializzazione.

La mancanza di docenti, inoltre, sta impedendo a molti istituti di stabilire l’orario definitivo e completo delle lezioni. La situazione è invariata più o meno in tutto il territorio nazionale. E, sebbene manchino dati ufficiali, a lamentare maggiori difficoltà sono il Lazio e la Lombardia, con i rispettivi capoluoghi che faticano a coprire le troppe cattedre vacanti. Nella sola Roma, ad esempio, si cercano più di duemila docenti. A Milano circa quattromila, di cui in gran parte di sostegno. In Piemonte e in Veneto, mancano tre docenti su cinque. In Sicilia due cattedre su cinque sono scoperte; leggermente meglio in Campania, dove resta da assegnare una sola cattedra su cinque.

Il perdurare dell’emergenza sanitaria, purtroppo, ha reso inevitabile l’emanazione della nota ministeriale. Le circa 60mila assunzioni fatte in questi mesi, infatti, sono poco più della metà dei 112mila posti autorizzati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze a luglio. Grande attesa, dunque, resta per il concorso ordinario bandito dall’ex Ministro Lucia Azzolina, congelato causa Covid, e che pare possa vedere la luce entro dicembre di quest’anno. Atteso nelle prossime settimane il bando. Finalmente.

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