Il Miur l’aveva annunciato ma nessuno poteva aspettarsi che l’attesissima riapertura delle graduatorie avrebbe scontentato tutti, docenti aspiranti e precari storici.

Completamente stravolto il sistema di valutazione dei titoli, dando grande peso a percorsi quali: abilitazione scientifica nazionale e professionale di prima e seconda fascia, servizio degli “assegnisti”, inserimento nelle graduatorie nazionali AFAM; mortificando, nel contempo, chi negli anni si è speso (ed ‘ha’ speso) per arricchire il suo curriculum di esperienza nella e per la scuola e di titoli fino a ieri ritenuti degni di nota.

Per non parlare dell’assurda richiesta di accompagnare il titolo di Itp (conseguito con diploma) ai 24 Crediti Formativi Universitari.

Riportiamo la lettera indirizzata all’on. Ascani di un aspirante collega che da anni si prepara all’ingresso nel mondo della scuola, desideroso di offrire, alle giovani menti che si appresta ad incontrare, anche la sua esperienza artistica, completamente mortificata nella bozza presentata alle OOSS

Spett.le On. Anna Ascani,
sono Dario Antonio Orso, un giovane laureato AFAM con tanto di lode, 24 CFU, master, certificazioni informatiche/linguistiche, titoli artistici e pubblicazioni. Appartengo al gruppo Facebook “docenti terza fascia – riapertura graduatorie 2020” che tanto si è battuto perché le suddette graduatorie fossero riaperte in tempo utile. Tuttavia, io ed altri 22.638 membri siamo rimasti molto delusi in merito alle modalità e alla nuova scelta di valutazione assai lontana dalla tabella del 2017, cui noi tutti avevamo fatto affidamento. Le chiedo di prendere in seria considerazione la mia/nostra richiesta, ossia:
– rivalutazione Master da 0,5 a 3 pt.
– rivalutazione Titoli artistici (concerti, eventi, masterclasses, concorsi, altro.) per i diplomati AFAM.
– rivalutazione delle Pubblicazioni (con tanto di codici ISBN/ISMN).
Ci sentiamo offesi e manipolati: la scelta di svalutare completamente il Curriculum di una persona non la si può fare dal giorno prima al giorno dopo, ma la si fa piuttosto con ampio margine di preavviso. Senza considerare, inoltre, il fatto che per accumulare punteggio abbiamo rimpolpato le tasche delle università e di enti accreditati. Ci sta bene che le graduatorie siano diventate provinciali, Le chiediamo però all’unisono di fare gentilmente un passo indietro!

Augurandole buon lavoro, Le porgo i miei più cordiali saluti

Dario Antonio Orso

Speriamo che la voce della scuola non venga ancora ignorata!