Sostenere la pianificazione delle educazioni trasversali a forte valenza biologica: ora c’è ANBIR.
Sostenere la pianificazione delle educazioni trasversali a forte valenza biologica (educazione alla salute, educazione ambientale, educazione alimentare e corretti stili di vita, educazione sessuale, etc.) anche in funzione dell’orientamento e della continuità educativa è solo uno degli importanti obiettivi della neo-nata Associazione Nazionale Biologi Insegnanti e Ricercatori.
Così la presenta uno dei fondatori, nonché Presidente ANBIR Dott. Prof. Andrea Iuliano, Consigliere Nazionale Ordine dei Biologi, Dirigente sindacale UIL Scuola RUA – sede di Napoli Nord.
Il direttivo dell’ANBIR è composto Andrea Iuliano, presidente e già consigliere nazionale ONB, Gennaro Breglia vicepresidente e consigliere ONB, Giuseppe Crescente, tesoriere Consigliere Nazionale ONB e Paola Bevilacqua, segretario.
Con loro, i soci fondatori Silvana de Laurentiis, Pietro Di Girolamo e Maddalena Masiello.
L’Associazione è indipendente, pluralistica, apartitica e non persegue finalità di lucro.
L’ANBIR, associazione professionale di insegnanti e ricercatori impegnati nella promozione della cultura scientifica e biologica nelle scuola di ogni ordine e grado, nonché nelle Università pubbliche e private.
Gli scopi sono molteplici: rappresentare, organizzare e tutelare i biologi impegnati nelle attività didattiche e di ricerca nelle scuole e Università italiane, compresi quelli operanti nella formazione professionale.
Programmare e attuare iniziative di aggiornamento culturale e professionale finalizzate al potenziamento, contenutistico e metodologico, della didattica delle scienze e della ricerca, della conservazione della natura e della valorizzazione della diversità genetica e biologica.
Contribuire attraverso studi, convegni, pubblicazioni, ricerche e altra idonea iniziativa, alla crescita professionale dei Biologi insegnanti.
Sostenere la pianificazione delle educazioni trasversali a forte valenza biologica (educazione alla salute, educazione ambientale, educazione alimentare e corretti stili di vita, educazione sessuale, etc.) anche in funzione dell’orientamento e della continuità educativa.
Creare occasioni di incontro, di scambio di esperienze e di studio con gli studenti, essere propositivi per le scuole e le Università interessate nell’individuazione di nuove opportunità educative, promuovere la partecipazione alla “Didattica delle Scienze” , offrire collaborazione al Ministero dell’Istruzione e ai suoi organismi periferici, nonché a tutte le infrastrutture di gestione dei servizi al mondo educativo.
A breve l’Associazione si doterà di progetti tipo, da proporre alle scuole di secondarie di primo e secondo grado e alle Università che ne facciano richieste, mirati a stimolare l’interesse da parte degli studenti per la difesa dei beni culturali, ambientali, qualità e sicurezza degli alimenti ed educazione sessuale per gli studenti in età adolescenziale.
Grande attesa dunque rispetto ai possibili sviluppi di progetti da proporre e realizzare con e per gli istituti di ogni ordine e grado, in quanto è indiscutibile il fatto che la salute sia un diritto umano fondamentale e che la sua tutela richieda il contributo di molti settori economici e sociali oltreché quello sanitario, accompagnati dall’indispensabile
partecipazione “attiva” delle persone e delle comunità.
Già nel 1986 a Ottawa si è svolta la prima conferenza internazionale sulla promozione della salute e proprio in quella occasione sono state tracciate le linee guida per un’azione globale e concertata con l’obiettivo di tutelare il benessere psico-fisico della persona.
La Carta di Ottawa definisce la promozione della salute come “il processo che mette in grado le persone di aumentare il controllo sulla propria salute e di migliorarla”, che consente all’individuo o al gruppo di “essere capaci di identificare e realizzare le proprie aspirazioni, di soddisfare i propri bisogni, di cambiare l’ambiente circostante o di farvi fronte”.
Sempre nel 1986 l’OMS varò il progetto Città Sane, individuando nella città un contesto e un soggetto fondamentale per la promozione della salute. “La città sana è quella che costantemente crea e migliora i contesti fisici e sociali ampliando le risorse della comunità che permettono ai cittadini di aiutarsi a migliorare tutti gli aspetti della vita e a sviluppare al massimo il proprio potenziale”.
In una tale prospettiva, che potrebbe definirsi ‘allargata’, è facile dunque intuire quanto diventi cruciale il ruolo del docente biologo come ‘ANELLO DI CONGIUNZIONE TRA VITA, SALUTE E AMBIENTE’.
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