Proprio nei giorni in cui l’Avvocatura di Stato sentenzia affermando che bisogna dar seguito a quanto disposto dal Consiglio di Stato in merito all’esclusione dei diplomati magistrali dalle GAE, l’Associazione Nazionale Docenti per i Diritti dei Lavoratori viene ascoltata in extremis al Miur.
Lo stesso Ministero ha dichiarato che l’Avvocatura di Stato ha già chiesto ai tribunali di fissare i meriti di tutte le cause inerenti i diplomati celermente, offrendo nel contempo supporto tecnico alle segreterie dei partiti per redigere finalmente un atto parlamentare ad hoc.
L’intento del presidente dell’AnDDL, prof. Pasquale Vespa, è quello di estendere a TUTTI i “Veri precari”, docenti con 36 mesi di servizio svolto, il diritto di accedere alla procedura concorsuale con un transitorio agevolato che valorizzi l’esperienza conseguita sul campo.
Quanto chiesto dall’AnDDL è perfettamente in linea con quanto sostenuto dai sindacati istituzionali, tra cui la Uil scuola RUA.
Di seguito il testo del comunicato pubblicato su Scuolainforma:
” L’Associazione Nazionale Docenti per i Diritti dei Lavoratori (AnDDL) …Fondata nel 2015 dal professor Pasquale Vespa, l’AnDDL è un’Associazione di docenti per i docenti. Precari in primo luogo. Partita come Associazione di categoria in rappresentanza dei colleghi di Terza Fascia delle GI, si è da sempre attivata con incontri politici a tutto campo per contrastare gli effetti deleteri prodotti dalla Legge 107/2015, la Buona Scuola.
Da quasi due anni hanno aderito anche precari delle Gae Infanzia “storiche” che hanno visto leso il loro diritto al lavoro a causa di sentenze del Tar, ribaltate poi in seduta Plenaria il 21 dicembre scorso, dal Consiglio di Stato che ha affermato, in sintesi, che i diplomati magistrali non hanno diritto all’inserimento nelle Graduatorie ad esaurimento. E’ del 20 aprile il parere dell’Avvocatura di Stato sugli effetti di tale sentenza che ha affermato che si dovrà dare corso a quanto deciso dai giudici.
Ricordiamo che nel frattempo però, oltre 5mila sentenze sono ormai passate in giudicato, e quindi nonostante il giudizio sfavorevole i contratti di lavoro stipulati risultano di fatto intoccabili, mentre vi sono altri 7500 casi in cui i contratti sono stati firmati dai Diplomati magistrati con clausola rescissoria. In pratica i DM hanno ottenuto il ruolo con riserva in attesa di sentenza, che poi è risultata loro sfavorevole. In totale oltre 12.500 diplomati magistrali secondo il Consiglio di Stato hanno “usurpato” il posto di lavoro a chi era di diritto in Gae.
Ed oggi si invoca, in loro difesa, la continuità didattica e la soluzione politica.
Giustissimo. Occorre una soluzione politica nell’ottica della continuità didattica e del diritto al lavoro. Questa è anche la posizione dell’Associazione Nazionale Docenti per i Diritti dei Lavoratori, che lo afferma da tre anni. Ma deve valere per tutti non solo per i diplomati. Ebbene i docenti laureati e spesso con Lauree Vecchio ordinamento sono stanchi di apprendere da comunicati sindacali considerazioni, giuste, condivisibili ma che hanno la pecca di essere sostenute solo per una parte del corpo docente.”
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