Una riflessione di Antonino Iuorio sull’apertura delle scuole
Riportiamo su queste pagine il post pubblicato su Facebook dal nostro amico Antonino Iuorio, noto attore italiano, sulla riapertura delle scuole.
07:07 Preparo la colazione a mia figlia che stamattina, insieme a tantissimi altri ragazzi, rientra a scuola dopo una lunghissima parentesi di didattica a distanza.
Quelli che seguono le mie riflessioni su questo diario offerto in chiaro su Facebook lo sanno: dall’inizio di questa pandemia non ho mai, e ribadisco MAI, espresso un giudizio sull’operato di questa reggenza in fatto di scelte di sicurezza imposte per cercare di limitare il contagio di questo fetente di male che non vuole passare. Non l’ho fatto perché ho sempre pensato che non doveva essere una cosa semplice prendere decisioni impopolari e diventare, per forza di cose, i castigamatti della situazione.
Mi sono sforzato, perciò, con pazienza, di mutuare con convinzione ogni divieto, ogni restrizione, finanche quelle che mi sembravano più surreali.
Ecco, non lo posso più tacere: questa scelta di adottare nuove clamorose chiusure, e contemporaneamente scegliere di mettere in strada milioni di ragazzi, mi pare una decisione assai più che idiota; kafkiana! Un provvedimento che trova le sue ragioni solo in un equilibrismo politico fuori luogo, lesivo della sicurezza e della dignità di un’impianto sociale messo sotto scacco ormai da troppo tempo.
Davanti a questa idiozia, continuare ad accettare tutto il resto, diventa ancora più duro. Nella convinzione che si operasse per il bene comune, ci siamo ridotti quasi alla fame: noi lavoratori dello spettacolo, per esempio, abbiamo stretto i denti e tollerato che si chiudessero cinema e teatri; conosco ristoratori che, dopo le nuove restrizioni, chiuderanno per non riaprire; albergatori alla canna del gas.
Tutto il terziario scricchiola e s’infrange davanti alle nuove limitazioni imposte dai decreti. A che pro? Perché? Come non sentirsi presi per i fondelli da chi, per una vana strategia politica, colpisce, alternativamente e senza un senso, prima il cerchio, e poi la botte piena, la moglie ubriaca, la gatta che va al lardo, la volpe e l’uva e l’anima . E che subdolamente ti tira fuori degli amari sistavameglioquandosistavapeggio. E mi fermo qui perché il latte è montato, porco mondo! Buon giorno a tutti.
Noi non possiamo che essere d’accordo. Anche noi pensiamo che riaprire le scuole senza aver fatto preventivamente nulla (migliorare le strutture scolastiche, aumentare il numero dei docenti per evitare le classi pollaio, incrementare il trasporto pubblico, la vigilanza fuori dalle scuole), guardando solo al numero di posti disponibili in terapia intensiva ed agli interessi politici di qualche Ministro bisognoso di coprire le sue inefficienze con provvedimenti propagandistici, sia una scelta scellerata!
Che dirti amico nostro?! Istruisci bene tua figlia, dille che deve essere più che attenta, maniacale! Dille che questo virus potrebbe non nuocere lei soltanto, ma soprattutto i suoi genitori più in là negli anni. Auguri!
Flavio Frontone
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